Massoterapia
Un insieme di tecniche riabilitative e preventive basate sull’applicazione di massaggi sulle varie parti del corpo. Una forma terapeutica antica, e anche uno dei gesti più naturali che ognuno di noi compie: è del tutto istintivo massaggiarsi la parte dolorante.
Composta da manovre eseguite sul corpo per poter alleviare dolori muscolari o articolari, allentare le tensioni e l’affaticamento muscolare, ma anche per tonificare il volume di alcuni tessuti. Inoltre, le pratiche, migliorano la circolazione sanguigna e linfatica, aumentando l’elasticità della pelle e dei muscoli, determinando un rilassamento generale a livello psicofisico.
A cosa serve
Colonna, ai livelli cervicale e lombare: consente di ridurre la fatica, favorire il recupero dagli infortuni e rilassare i muscoli, specialmente nei casi di stress e tensioni muscolari.
Circolazione sanguigna: produce effetti prevalentemente sul circolo di ritorno. Migliorando la circolazione, il cuore lavora meglio e aumenta il flusso del sangue, diminuendo la frequenza del battito cardiaco.
Tessuto muscolare: aumenta la capacità di recupero dall’infortunio e ne migliora la nutrizione a livello cellulare.
Sistema nervoso: agisce sul dolore con effetto sedativo, determinando un effetto rilassante.
Ginnastica Ipopressiva
Un tipo di esercizio che porta ad aumentare il tono muscolare degli addominali profondi e del pavimento pelvico, migliorando così la loro funzionalità.
Sono esercizi posturali e respiratori che vanno a lavorare tramite contrazioni isometriche la muscolatura addominale profonda, in cui c’è l’attivazione muscolare ma non il movimento.
L’esercizio consiste in un allenamento basato principalmente sulla contrazione isometrica dei muscoli addominali profondi ed una respirazione in grado di non aumentare la pressione endo-addominale. Gli esercizi ipopressivi, a differenza degli altri addominali, non aumentano la pressione intra-addominale.
Per questo motivo si possono praticare anche in presenza di diastasi addominale o disfunzioni del Pavimento Pelvico.
QUANDO È UTILE?
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Trattamento della diastasi addominale
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Trattamento e prevenzione dell’incontinenza
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Migliorare la funzionalità degli organi pelvici
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Tonificare la parete addominale
Trazioni
Sono una fisioterapia manuale che si applica per scaricare le articolazioni della spina dorsale e dei dischi che si trovano tra le vertebre, poiché permettono la diminuzione della rigidità articolare e dell’attrito tra le vertebre, grazie alla decompressione dei dischi, spesso sottoposti a pressioni prolungate dovute alla postura.
Possono essere di due tipi:
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trazioni cervicali;
-
trazioni lombari.
Un trattamento manuale personalizzato per pazienti che soffrono di disturbi alla colonna vertebrale quali:
-
rigidità cervicale o lombare;
-
blocchi articolari con diminuzioni della possibilità di movimento;
-
protrusioni ai dischi tra le vertebre;
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cervicobranchialgie
Consistono in forze applicate in senso opposto su piccole parti della colonna vertebrale per favorire:
-
un allontanamento dei corpi vertebrali, fino a 2 millimetri;
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uno stiramento dei muscoli e dei legamenti;
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un ampliamento degli spazi di congiunzione tra le vertebre della colonna, per facilitare il rientro di ernie del disco o della cervicale.
Trazioni
Sono una fisioterapia manuale che si applica per scaricare le articolazioni della spina dorsale e dei dischi che si trovano tra le vertebre, poiché permettono la diminuzione della rigidità articolare e dell’attrito tra le vertebre, grazie alla decompressione dei dischi, spesso sottoposti a pressioni prolungate dovute alla postura.
Possono essere di due tipi:
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trazioni cervicali;
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trazioni lombari.
Un trattamento manuale personalizzato per pazienti che soffrono di disturbi alla colonna vertebrale quali:
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rigidità cervicale o lombare;
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blocchi articolari con diminuzioni della possibilità di movimento;
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protrusioni ai dischi tra le vertebre;
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cervicobranchialgie
Consistono in forze applicate in senso opposto su piccole parti della colonna vertebrale per favorire:
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un allontanamento dei corpi vertebrali, fino a 2 millimetri;
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uno stiramento dei muscoli e dei legamenti;
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un ampliamento degli spazi di congiunzione tra le vertebre della colonna, per facilitare il rientro di ernie del disco o della cervicale.
TRATTAMENTO PANNICULOPATIA
Definizione scientifica della più comunemente detta “CELLULITE”.
La cellulite è un inestetismo molto diffuso, va considerato non solo come problema estetico, ma come una vera e propria malattia, che riguarda principalmente le donne giovani e meno giovani, grasse e magre.
La cellulite definita come “panniculite fibroadiposa” è una vera e propria patologia e come tale va trattata.
Affidarsi a specialisti del settore in ambito sanitario e medico è fondamentale.
Riabilitazione del Pavimento Pelvico
Una branca della fisioterapia che si occupa delle disfunzioni del perineo, un sistema muscolare complesso localizzato nel basso ventre.
Il pavimento pelvico è un sistema formato da legamenti, muscoli e fasce collocato a mò di culla orizzontalmente nella porzione inferiore del bacino, tra il pube ed il coccige. La sua funzione è contenere e stabilizzare gli organi dell’apparato urinario ed escretore, evitando prolassi vescicali (cistocele), uterini (isterocele), intestinali (enterocele) e rettali (rettocele), oltre a rappresentare una base forte ed elastica per consentire i normali ritmi di continenza e svuotamento vescicale e rettale e consentire una attività sessuale normale. Ogni strato muscolare del pavimento pelvico svolge funzioni specifiche:
Il diaframma pelvico, o strato profondo del perineo, è costituito dall’elevatore dell’ano, un muscolo formato da tre capi chiamati ileo-coccigeo, ischio-coccigeo e pubo-coccigeo. La funzione principale è la contenzione e stabilizzazione dell’intestino;
Il diaframma urogenitale, costituito dal muscolo trasverso profondo del perineo e dai legamenti pubo-uretrali, ha la funzione di sostenere l’uretra, l’utero e la vagina;
Lo strato superficiale degli sfinteri, costituito dal muscolo costrittore della vagina, dal muscolo trasverso superficiale del perineo, dal muscolo ischio-cavernoso e dal muscolo sfintere dell’ano. Questo strato è legato alla sfera della sessualità, oltre che essere direttamente responsabile della funzione escretoria.
Quando è utile la Riabilitazione
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Incontinenza
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Prolasso
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Stitichezza
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Emorroidi
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Rapporti sessuali dolorosi
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Bruciori
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Cistiti Ricorrenti
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Diastasi Retti Addominali
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Trattamento Cicatrice da Cesareo
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Trattamento Episiotomia
Occorre precisare che la riabilitazione del pavimento pelvico gioca un ruolo fondamentale:
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nel pre e post parto, a causa delle grandi modificazioni corporee che la gravidanza comporta;
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prima e dopo interventi alla prostata, alla vescica, all’uretra e all’utero, sia a scopo preventivo che curativo: spesso, infatti, la fisioterapia può aiutare a scongiurare o limitare il pericolo dell’incontinenza e dei prolassi.
In generale, gli obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico sono:
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ripristinare l’attività degli sfinteri uretrale e anale, due muscoli che consentono la continenza quando sono contratti e lo svuotamento quando sono rilassati;
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normalizzare il tono muscolare del perineo;
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ripristinare la coordinazione e la sinergia dei muscoli addominali e perineali;
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verificare ed eventualmente correggere la dinamica respiratoria;
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consigliare un’adeguata strategia comportamentale minzionale;
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consigliare una corretta assunzione di liquidi e alimenti per facilitare il regolare svuotamento di vescica e intestino;
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consigliare e addestrare all’utilizzo di ausili terapeutici.

Riabilitazione Cardiologica
Indirizzata a pazienti che si sono sottoposti a un intervento di cardiochirurgia o che hanno avuto problemi cardiologici come l’infarto al miocardio.
Gli effetti positivi sono:
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riduzione delle morti improvvise durante il primo anno in seguito all’infarto al miocardio;
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miglioramento della tolleranza allo sforzo, dei sintomi di angina e di scompenso
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miglioramento del profilo di rischio cardiovascolare;
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miglioramento della qualità di vita;
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frequente ripresa dell’attività lavorativa;
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maggiore autonomia funzionale e riduzione della disabilità.
La riabilitazione permette il recupero di una migliore condizione fisica e psicologica ai pazienti con cardiopatia cronica o post-acuta.
Grazie all’attività fisica, questo tipo di riabilitazione ha come obiettivo la stabilità clinica, così da ridurre il rischio di altri eventi cardiovascolari e le disabilità legate alla cardiopatia.
Di fatto è indicata in questi casi:
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intervento cardio-chirurgico per by-pass aorto-coronarico o sostituzione valvolare;
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infarto al miocardio;
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patologie cardiache invalidanti come lo scompenso cardiaco.
Si svolge tramite programmi riabilitativi che si basano su questi punti:
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esami clinici e valutazioni per avere una stima del rischio cardiovascolare complessivo;
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individuazione dei fattori di rischio e identificazione di obiettivi da raggiungere per ciascuno di essi.
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preparazione di un programma di trattamento individuale che preveda:
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terapia ottimizzata che riduca rischi ulteriori;
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programma educativo per un cambiamento dello stile di vita: abolizione del fumo, dieta appropriata, controllo del peso corporeo, dello stato d’ansia e della depressione;
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prescrizione di attività fisica.
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Il Progetto Riabilitativo Individuale:
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consente la visione globale dello stato funzionale e le capacità del paziente;
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definisce gli interventi utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati, incentrati sui diversi problemi rilevati;
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prevede la valutazione periodica dei risultati raggiunti e la verifica degli obiettivi attesi;
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viene condiviso con il paziente e, quando possibile, con la famiglia.
Il programma, strettamente individuale, si basa sulle condizioni cliniche di ogni singolo paziente e la seduta riabilitativa prevede:
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ginnastica a corpo libero, ginnastica respiratoria, stretching muscolare;
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allenamento su cyclette o tapis roulant;
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magnetoterapia.
Mobilizzazione
Grazie a questo processo si ottengono diversi benefici. Oltre a ripristinare la corretta ampiezza dei movimenti delle articolazioni, viene migliorata la qualità del movimento. Il dolore si riduce, si riattiva la funzione articolare, si aumenta la circolazione locale e si sciolgono le contrazioni muscolari.
In particolare, questa tecnica può essere utilizzata per:
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aderenze;
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problemi posturali;
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immobilità forzata;
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carenza dell’elasticità muscolare;
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disturbi della funzionalità circolatoria;
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in tutti i casi in cui ci siano limitazioni di movimento.
La tecnica consiste nel mobilizzare una o più articolazioni per consentire al paziente di ampliare gli angoli di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, partendo sempre da una posizione iniziale fino a quando la mobilità non è riportata alla normalità.
È definita attiva quando è eseguita dal paziente stesso (svolta liberamente o con l’applicazione di una resistenza), attiva-assistita quando paziente e fisioterapista lavorano insieme, oppure passiva se viene svolta unicamente dal terapeuta o da alcune apparecchiature.
Riabilitazione Respiratoria
Un programma multidisciplinare di cura per pazienti con disfunzioni respiratorie. Viene calibrato “su misura” in modo da cercare di ottimizzare la sua autonomia e le sue performance fisiche e sociali. Riduce i sintomi, incrementa la capacità di lavoro e migliora la qualità della vita, questo nei soggetti con patologie respiratorie croniche anche in presenza di alterazioni strutturali irreversibili.
Si rivolge a pazienti che soffrono di patologie e sindromi quali:
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Asma
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Bronchite
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Bronchite cronica BPCO
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Insufficienza respiratoria
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Enfisema polmonare
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Apnee notturne
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Pazienti postumi di interventi chirurgici del torace.
Anche in pazienti con alterazioni posturali possono lamentare disturbi dell’apparato respiratorio, quali:
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Scoliosi
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Torace a botte
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Torace escavato
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Morbo di Scheuermann
Quindi può essere d’aiuto sia in pazienti che soffrono di patologie polmonari e bronchiali, sia in pazienti che presentano disfunzioni dell’apparato muscolo scheletrico.
I principali muscoli implicati sono:
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Diaframma
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Scaleni
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SCON
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Muscoli intercostali
Inoltre il terapista, andrà a migliorare la meccanica articolare della gabbia toracica, permettendo, così, una migliore espansione nelle fasi di inspirazione ed espirazione.
Rieducazione motoria in motuleso
Prevede l’esecuzione di esercizi sotto il controllo del terapista, finalizzati al recupero di:
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Escursione articolare completa
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Tono muscolare
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Forza e resistenza
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Equilibrio
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Coordinazione dei movimenti